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Colonnine auto elettriche: come ridurre il tempo di ricarica

Redazione Muvon

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Uno dei principali dubbi che impedisce a molti di passare alla mobilità elettrica è sicuramente quello dei tempi di ricarica. C’è infatti chi ritiene che per ripristinare l’autonomia del veicolo ci voglia troppo tempo. Ma è davvero così? Scopriamo come ridurre e velocizzare i tempi di ricarica

Il futuro della mobilità in Italia e in Europa sarà con ogni probabilità elettrico. Le auto BEV, ovvero totalmente alimentate a batteria, sono sempre più economiche e facili da utilizzare, sia in città che per lunghi viaggi. Nonostante le continue migliorie tecnologiche e l’installazione di un numero sempre maggiore di punti di ricarica, c’è ancora chi nutre qualche dubbio.

L’ostacolo principale per molti risiede nei tempi di ricarica, che sono ritenuti poco compatibili con una tipica giornata di lavoro. In realtà non è così. Basta considerare il fatto che l’autonomia delle batterie supera mediamente i 300-400 chilometri per ciclo di ricarica. Ciò significa che un veicolo di segmento medio può coprire il fabbisogno di mobilità urbano per oltre una settimana. 

Una carica completa, di conseguenza, potrebbe anche essere sufficiente per affrontare un viaggio mediamente lungo fra due città vicine. Anche il meccanismo di ricarica ha fatto grandi passi in avanti: le colonnine UltraFast, ovvero tutte quelle che arrivano a una potenza di ricarica massima di 350 kWh sono in netto aumento. Ecco allora alcuni suggerimenti per ridurre il tempo di ricarica.

Cercare colonnine Fast e UltraFast

Il vantaggio di avere un’auto elettrica è la compatibilità con quasi tutti gli impianti, anche quello di casa che - in genere - raggiunge i 3 kWh. Tuttavia il metodo di ricarica più veloce consiste nel cercare le colonnine a corrente continua con potenza oscillante da 100 a 350 kWh, ovvero oltre 300 volte più potente dell’impianto casalingo. Si potrà raggiungere un livello di totale autonomia - a seconda del modello dell’auto - in circa 10 minuti. Ovvero, letteralmente, il tempo di un caffè.

Gioca un ruolo molto importante anche il tipo di cavo che è in dotazione al veicolo. In quanto, com’è noto, esistono diversi tipi di attacchi. Per la corrente alternata (quindi lenta) è molto diffuso il connettore Type 2, mentre per la corrente continua (quindi veloce) è molto comune trovare il connettore CHAdeMO. Questo potrebbe essere un parametro che aiuta nella scelta del veicolo.

Attenzione alle percentuali di ricarica della batteria

Bisogna anche sottolineare che la velocità di ricarica è influenzata anche dalla capienza della batteria. Ciò significa che la potenza sarà molto alta quando la batteria è scarica: è quindi facile arrivare da 0 a 90% in pochi minuti. La potenza, poi, tende a diminuire quando si avvicina il 100% della capienza. Per risparmiare tempo consigliamo quindi di fermarsi a un livello di autonomia ritenuto accettabile.

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Noi di Muvon per primi abbiamo investito nella mobilità elettrica. In quanto broker con anni di esperienza alle spalle, abbiamo da subito rinnovato il nostro parco auto puntando molto sulle auto BEV e PHEV. Possiamo quindi offrire una scelta molto ampia, prezzi competitivi e contratti flessibili. Dovrai solo contattarci!

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