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Strade più pericolose d'Italia: quali sono?

Redazione Muvon

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La sicurezza stradale è un tema sempre più al centro del dibattito pubblico. L’Unione Europea è da anni impegnata nella lotta contro gli incidenti stradali. Questa è la ragione per cui le arterie con alta densità di incidenti sono sempre più attenzionate dall’ACI e dalle autorità competenti. Ecco cosa dicono i dati

Sono molte le cause alla base di incidenti stradali: imprudenza alla guida, comportamenti poco responsabili, caratteristiche della viabilità, alta intensità del traffico. Molto spesso questi fattori tendono a combinarsi fatalmente. È quanto segnala il rapporto ACI relativo alla sicurezza stradale nel 2021 e pubblicato durante lo scorso anno. 

L’Automobile Club d’Italia ha rilevato come rispetto al 2019 sia in forte calo il numero di incidenti lievi e mortali. Nel primo caso la flessione in valore assoluto è pari a - 5119 eventi, nel secondo, invece, si è a - 151 fatalità. A diminuire sono sia gli incidenti in autostrada che all’interno dei centri urbani. Molte strade hanno migliorato il proprio indice di sicurezza, ma c’è ancora molto lavoro da fare. 

Nonostante tutte le tecnologie di cui disponiamo e della tolleranza zero su comportamenti scorretti alla guida, alcune strade detengono ancora record difficilmente invidiabili. Il rapporto ha dimostrato come gli utenti più colpiti della strada siano i motociclisti, seguiti da pedoni e ciclisti.

Tratte autostradali urbane: la maglia nera della sicurezza

Il rapporto dell’ACI continua elencando tutti i tratti stradali e autostradali in cui il rapporto incidente per chilometro è molto elevato. Le autostrade risultano relativamente poco interessate da questo fenomeno (1,03 incidenti per km), stesso valore anche per le strade extraurbane a scorrimento veloce (in cui siamo fortunatamente a 0,5 incidenti per km). 

La vera e propria maglia nera consiste nelle tratte autostradali urbane, specialmente nei pressi di grandi centri abitati. In questo caso, sia per il comportamento scorretto degli utenti, sia per il massiccio utilizzo quotidiano in particolar modo negli orari di punta.

In questo senso l’arteria più pericolosa d’Italia si conferma essere il tratto urbano A24 Roma-Teramo che parte dal casello Roma Est e finisce all’altezza di Via Portonaccio: il tasso di incidenti è 10 al km. Segue la Tangenziale Nord di Milano, nel tratto Monza Brianza (8,8 per km) e la diramazione A1 Capodichino della Tangenziale di Napoli (8,1 per km).

La stessa problematica è avvertita anche dagli utenti di strade extraurbane che, però, hanno tratti trafficati. Si sono rivelate molto pericolose la SS719 Prato-Pistoia, la SS36 del Lago di Como e la SS671 nei pressi di Bergamo.

Le tratte più pericolose per i motociclisti

I record negativi per I motociclisti si concentrano prevalentemente al Centro-Sud Italia. A occupare un ruolo preminente è il Grande Raccordo Anulare di Roma. A seguire troviamo la SS 601 Ostia-Anzio, andando più a Sud, invece, troviamo la SS 007 nel comune di Terracina, la SS 016 Adriatica nel comune di Bari e, infine, vista anche la grande presenza di centauri, la SS 018 Tirrena Inferiore nel comune di Vietri.

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